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ZeroNetwork – per l’autonomia in rete

ZeroNetwork – per l’autonomia in rete
numero 01 Giugno 1992
Giornale dentro la rete telematica ECN (European Counter Network).
“Tutto quello che è qui riportato è frutto della circolazione delle idee oltre che di informazione all’interno della rete telematica ECN …. Lavoriamo insieme per costruire nella comunicazione aperta pratiche di identità forti.”

Compagni dell’emigrazione….

POTERE OPERAIO, numero 17, anno 1970.
(Quando anche noi emigravamo per fame)
In 25 anni i padroni e i governi hanno mandato fuori dall’Italia 6.000.000 di proletari.
Ci hanno ospitato nei “lager” e nelle baracche di tutta Europa, il nostro lavoro è stato comandato in tutte le lingue, francesi, tedeschi e svizzeri ci hanno sfruttato…

Non rompeteci i neutroni!

Non rompeteci i neutroni!
Il bollettino di novembre 1995 della rete europea di comunicazione antagonista ECN è dedicato al tema dei test nucleari condotti dal governo francese in Polinesia. Gli articoli trattano delle conseguenze delle radiazioni sulla salute della popolazione, della manifestazione antinucleare tenutasi a Venezia e della campagna di boicottaggio dei prodotti francesi.

Libreria Calusca 3 Padova

Il 27 ottobre 1976 apriva a Padova, in via Belzoni 14, la Cooperativa Libraria CALUSCA3, sede della libreria omonima e del COPDCON (Centro Politico Documentazione e Controinformazione).
La CALUSCA3 è stata, per alcuni decenni, luogo di comunicazione e produzione culturale alternativo ai circuiti della normale distribuzione commerciale: vi si potevano trovare riviste, libri, ma anche tanti materiali autoprodotti dalle diverse realtà culturali, sociali e politiche del Nordest e nazionali. È stata inoltre punto di riferimento per i movimenti quale luogo di incontro, ricerca e dibattito.

Dalla carta al digitale: memorie in movimento

A Sherwood Festival la presentazione dell’archivio digitale di Open Memory e l’anteprima del libro “Carte irrequiete. La memoria dei movimenti”, con il co-autore Lorenzo Pezzica. “Siamo la storia che trasforma il presente”. Il manifesto alle spalle dei microfoni racconta già cos’è il Centro Studi Open Memory e la sua finalità. Non un’operazione di nostalgia passatista, ma uno strumento per non perdere la memoria e orientarsi al futuro. Martedì 2 luglio si è tenuto al Sherwood Festival un doppio momento sul tema della memoria di movimento. La presentazione dell’ultimo traguardo del Centro Studi e l’anteprima del libro Carte irrequiete.